FINALITÀ
Scopo del corso è introdurre gli allievi alla conoscenza dei concetti e alla pratica dell’animazione socioculturale. Animazione intesa più come uno stile di vita, un modo di vivere, che come un insieme di pratiche. L'animazione socio-culturale in particolare privilegia l'intervento nel territorio, al fine di favorire i processi di crescita della capacità dei gruppi di partecipare alla realtà sociale e politica in cui vivono, e di migliorarla. Pertanto il corso intende sensibilizzare gli allievi agli aspetti sociali e comunicativi dell’animazione, preparandoli a comprendere e ad impostare un’attività di animazione in ambito sociale.
ARGOMENTI
1. Filoni ed orientamenti dell’animazione nello sviluppo storico. 2. I fondamenti antropologici dell’animazione. 3. Gli obiettivi dell’animazione. 4. Il metodo dell’animazione (confronto con l’educazione). 5. Il valore del gruppo nell’animazione. 6. La Figura dell’animatore: specificità, formazione e pratica sociale. 7. La Specificità dell’animazione socio-culturale e suoi obiettivi. 8. L’Animazione socio-culturale e territorio. 9. Strumenti di lavoro per chi opera nel sociale: organizzazione, progettazione, valutazione. 10. Cittadinanza attiva e attuazione del principio di sussidiarietà. 11. Parametri valoriali e operativi delle buone pratiche nel lavoro sociale.
Impegni per lo studente: 1. Produrre, in gruppo, un progetto di intervento di animazione socio-culturale in un ambiente specifico del sociale: catechesi e pastorale giovanile – scuola - gruppi estivi - case famiglia - centri diurni - comunità di pronta accoglienza - comunità per tossicodipendenti - comunità per persone diversamente abili o in difficoltà, ecc.; saper motivare le scelte fatte. 2. Tenere un diario dei principali processi comunicativi osservati durante il lavoro di gruppo.
TESTI
POLLO M., Animazione Culturale (Roma, LAS 2002); ID., Animazione Culturale (Leumann, LDC 2002); DE ROSSI M., Didattica dell'animazione (Roma, Carocci 2005); ELLENA G.A. (ed.), Manuale di Animazione Sociale (Torino, E.G.A 1988); FLORIS F., Animazione socioculturale (Torino, EGA 2001); CONTESSA G., L'animazione (Torino, Città Studi 2004); BESNARD P., Animation socioculturel. Fonctions, formation, profession (Paris, ESF 1981); GILLET J. C., Animation et animateurs (Paris, L'Armattan 1995); ID., Formation à l'animation. Agir et savoir (Paris, L'Harmattan 2000); ID., L'animation professionnelle et volontaire dans 20 pays (Paris, L'Harmattan 2004); GILLET J. C.-AUGUSTIN J. P., L'animation professionnelle (Paris, L'Harmattan 2000); LOPEZ DE CEBALLOS P.-SALAS LARRAZABAL M., Formación de los animadores y dinàmicas de la animación, (Madrid, Editorial Popular 1988); FRISANCO R.-RANCI C., Le dimensioni della solidarietà, Secondo rapporto sul volontariato sociale italiano (Roma, FIVOL 1999); VALLABARAJ J., Animazione e pastorale giovanile. Un’introduzione al paradigma olistico (Leumann, LDC 2008); QUAGLINO G.P.-CASAGARNDE S.-CASTELLANO A., Gruppo di lavoro. Lavoro di gruppo (Milano, Cortina 1992); LUCARINI V. Preadolescenti e vita di gruppo. L’animazione del ciclo evolutivo (Leumann, LDC 1994); COMOGLIO M., Il ciclo vitale del gruppo di animazione (Leumann, LDC 1987); ID., Abilitare l’ animazione. Riflessioni teorico pratiche sulle competenze dell’animatore (Leumann, LDC 1989); LIZZOLA I.-NORIS M.-TARCHINI W., Città Laboratorio dei giovani. Politiche giovanili come esperienza di pedagogia sociale (Troina, Città Aperta 2007); FRABBONI F.-GUERRA L., La città educativa. Verso un sistema integrato (Bologna, Cappelli 1991); BOLOCAL PARISI L.G.-FERRARIO F., Il lavoro di gruppo con gli adolescenti. Identità a confronto (Roma, NIS 1990); DICASTERO DELLA PASTORALE GIOVANILE-SDB, CENTRO INTERNAZIONALE DI P.G.-FMA, L’animatore salesiano nel gruppo giovanile (Roma, SDB 1987); BERRUTI F.-GALGANO M. (edd.), L’animazione con gruppi di adolescenti. Appunti di metodo (Torino, EGA 1995); Animazione Sociale – Rivista mensile per operatori sociali, edita dal Gruppo Abele, Torino.