Costruttori di comunità. Una raccolta di riflessioni sul tema della GMCS

Il contributo dei docenti della facoltà sul tema che il Pontefice annualmente dedica alle comunicazioni sociali
  11 ottobre 2019

È stato pubblicato in questi giorni il volume Costruttori di umanità. Dalle communities alla comunità (Editrice Las), approfondimento a più voci del Messaggio del Santo Padre Francesco per la 53ª Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali: “Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana.

Per l'ottavo anno la nostra facoltà, attraverso il contributo dei suoi docenti, ha voluto riflettere sul messaggio che il Pontefice annualmente dedica alle comunicazioni sociali. La stimolante provocazione del Papa ha ispirato sette brevi saggi in cui, a partire da diverse competenze accademiche e professionali, gli autori offrono la propria riflessione.

Il tema centrale della comunità è stato affrontato dal punto di vista filosofico-antropologico e sociologico-pedagogico dai primi due contributi (Claudia Caneva e Teresa Doni), ai quali fanno seguito due riflessioni sullo spessore comunicativo delle relazioni intessute attraverso la rete (Angelo Romeo) e sulle profonde trasformazioni che lo sviluppo tecnologico apporta alla società e all’intera visione del mondo e dell’uomo (Fabio Pasqualetti).

In questa trasformazione ormai irreversibile è anche legittimo, anzi auspicabile, interrogarsi sulla possibilità di creare interazioni positive tra le community e le comunità, attraverso il dialogo e la valorizzazione reciproca delle rispettive potenzialità e ricchezze (Vittorio Sammarco), così come rileggere il senso dell’alterità nell’identità umana che si divide in maschile e femminile, e le modalità con cui la società e la chiesa, ancora oggi, si pongono di fronte alla comunità delle donne (Paola Springhetti).

Da questa visione composita non poteva mancare il punto di vista etico-deontologico sul senso originario di fare comunicazione e informazione, laddove l’impegno per la verità diventa l’espressione di un servizio prezioso alla comunità umana (Renato Butera) e la riscoperta del valore della parola quale mezzo imprescindibile per non tradire la propria autentica vocazione umana (Saverio Simonelli).