Teologia

Post pandemia: la recovery ecclesiale da attuare

La pandemia ha mostrato le criticità dell’azione pastorale, ma ha riscoperto la centralità delle relazioni
  27 febbraio 2021

Venerdì 26 Febbraio 2021, online, l’Istituto di Teologia Pastorale ha organizzato un incontro, rivolto ai docenti e agli studenti della Facoltà di Teologia, intitolato “Sfide attuali per la teologia pastorale”. Durante questo confronto è intervenuto il prof. don Francesco Zaccaria, sacerdote della Diocesi di Conversano-Monopoli, docente di Teologia Pastorale presso la Facoltà Teologica Pugliese e, attualmente, Presidente della Associazione Italiana Catecheti.

Dopo l’introduzione del Direttore dell’Istituto, prof. don Salvatore Currò, e del Decano della Facoltà, prof. don Antonio Escudero,  il moderatore, il prof. don Gustavo Cavagnari ha presentato il relatore, ponendogli alcuni temi di riflessione, in particolare sulle patologie che indeboliscono il corpo ecclesiale e la recovery ecclesiale da attuare nel post-pandemia.

Nonostante la riflessione su questo tema sia ancora “in divenire”, il prof. Zaccaria ha sottolineato come la crisi possa risultare un vero e proprio kairòs, cioè un momento favorevole da non sprecare. In questo tempo di bassa marea per la Chiesa, con poche e rare azioni ecclesiali, sono emerse le problematicità, ma anche tesori nascosti, quindi sia i problemi che le risorse necessitano di essere riconosciuti e chiamati per nome, affinché il discernimento serva alle future scelte ecclesiali. Inoltre, ha messo in luce alcuni segni emergenti dalla prassi ecclesiale, cristiana, religiosa e umana secondo tre livelli sempre più estesi, dal “micro” al “macro”: Dalle rappresentazioni e pratiche individuali alle azioni ecclesiali, fino alle relazioni sociali e culturali. In modo particolare si è soffermato sul livello meso, in cui ha considerato le quattro dimensioni fondamentali dell’azione pastorale: da una parte ha evidenziato le criticità dei percorsi di iniziazione cristiana e la riduzione dell’evangelizzazione alla pratica liturgica, dall’altra ha sottolineato il protagonismo della diakonia nell’annuncio e la riscoperta della centralità delle relazioni nella comunità, anche virtuale.

L’intervento si è concluso con la presentazione di una prospettiva metodologica teologico-pratica utile ad attuare una ricerca legata ai segni di questi tempi. La proposta per la teologia pastorale è di riuscire a riconoscere i modelli sottostanti alle pratiche attraverso l’integrazione del sapere teologico e filosofico con le scienze umane. La riflessione e l’informazione sui modelli, espliciti o sommersi, è il contributo che il teologo pratico è chiamato a fornire per lo sviluppo della riflessione teologica e per il discernimento ecclesiale, affinché possa accompagnare il cambiamento della prassi, o meglio la conversione pastorale e missionaria auspicata da Papa Francesco, soprattutto in “Evangelii Gaudium”.