Dal pomeriggio di giovedì 20 settembre alla mattinata di domenica 23 settembre l’Università Pontificia Salesiana (UPS) ha ospitato il Congresso Internazionale Giovani e scelte di vita: prospettive educative, un incontro che ha avuto come scopo quello di mettere al centro i giovani, in vista del prossimo Sinodo di ottobre voluto da Papa Francesco su “I giovani, le scelte e il discernimento”.
La Facoltà di Scienze della Comunicazione FSC ha rivestito un ruolo significativo nello svolgimento dell’evento già dal pomeriggio di apertura, con gli interventi di alcuni docenti della FSC. Donato Lacedonio, Cosimo Alvati e Fabio Pasqualetti hanno presentato tre relazioni rispettivamente su serie tv, musica Trap, rete e social network.
Partendo dalle serie tv, Donato Lacedonio ne ha sottolineato la grande diffusione negli ultimi anni, soprattutto nel mondo giovanile, e quanto queste siano divenute un potente oggetto di confronto. In questo senso la serialità televisiva è ormai un vero e proprio prodotto culturale il cui obiettivo rimane quello del profitto. In questo contesto l’educatore ha il doppio compito di non estraniarsi, bensì di guardare il tutto con occhio critico e trovare i modi per utilizzare le serie tv mainstream come forma educativa; in secondo luogo, essere presente e accompagnare i giovani nelle scelte, senza abbandonarli di fronte a questi prodotti.
Cosimo Alvati ha introdotto il genere della Trap Music sottolineando quanto questa forma musicale si esprima per immagini, per flash, una forma comunicativa con cui i giovani hanno familiarità, e che usano nel social network più diffuso nelle loro fasce d’età: Instagram. Il professore ha poi parlato dei dieci valori della trap: la ricerca dei soldi, l’identità di periferia, atteggiamenti gansta, la bella vita, macchine costose e notti nei club, volgarità, trasgressione e provocazione, l’oro visto come uno status symbol, il sesso disinibito e, infine, la droga. Il problema quindi consiste nel fatto che questi “valori” vengano veicolati attraverso la rete e nella rete, ambiente che i giovani abitano per la maggior parte del tempo, diventando il modo attraverso il quale essi conoscono il mondo, e partendo dal quale fanno scelte importanti per la loro vita.
A conclusione dello spazio affidato alla FSC, Fabio Pasqualetti si è concentrato sulla relazione tra i giovani e i social. Il punto di partenza deve essere la consapevolezza di vivere nella cosiddetta Information, Communication Technology (ICT) society e che per questo motivo, riprendendo la tesi di Luciano Floridi, stanno sparendo i limiti tra vita online e vita offline: siamo “onlife”. Riportando una ricerca sui giovani di Jean M. Twenge, il prof. Pasqualetti ha presentato otto tendenze che caratterizzano la internet generation: l’immaturità (nel senso di rimanere in uno stato adolescenziale prolungato), l’iperconnessione (essere sempre connessi), l’incorporeità (con un declino delle interazioni sociali), l’instabilità (si registra un aumento delle malattie mentali, come la depressione), l’isolamento dal mondo e un disimpegno generale, l’incertezza e la precarietà (come visione del lavoro), l’indefinitezza (nelle relazioni sessuali, molta più libertà), infine, l’inclusività (una tendenza ad accettare tutto, anche se ciò è vero in parte perché ci sono anche molti fenomeni di razzismo). «La libertà è un concetto controverso – ha concluso Fabio Pasqualetti – perché l’uso della tecnologia può portare ad uccidere o a curare. La comunità cristiana, quindi, deve vivere e proporre stili di vita che incarnino la realtà del Vangelo nella ict society».
L’altro contributo che la FSC ha messo a disposizione del Congresso è stato il supporto tecnico e comunicativo. I docenti Fabio Pasqualetti e Tommaso Sardelli si sono occupati della gestione della regia audio-video dell’evento, e del live streaming di oltre 15 ore di filmato, diviso in 6 sessioni. Per l’occasione l’Aula Paolo VI che ha ospitato l’evento è stata totalmente rinnovata nell’impiantistica audio-video grazie alla progettazione e all’intervento del Sig. Ottavio Prandini e del supporto del CeSIT.
Infine gli studenti della FSC Jacopo Balliana, Lia Maria Palmieri, Andrea Petralia e la ex studentessa Veronica Petrocchi hanno messo a disposizione le competenze apprese durante i corsi, nello specifico collaborando con l’Ufficio di Comunicazione e Sviluppo, occupandosi della copertura video-fotografica, realizzando interviste, e redigendo i comunicati stampa.