
Presenti alla tavola rotonda che ha seguito la proiezione
del documentario, Nun Sophia, direttrice del Festival del Cinema
Ortodosso di Mosca, Ljudmilla Vasiljevna Stebenkova, vicepresidente
del Parlamento Russo - Mosca, Iouri Goroulev, direttore del
Festival Magnificat, Carlo Tagliabue, regista e docente della Fsc, e
Alexander Tyapov.
"Quando un regista affronta temi spirituali - ha sottolineato Goroulev - è un contributo molto importante per lui e per il suo Paese". E Nun Sophia ha aggiunto: "Ho lavorato per anni con i bambini e sentivo la mancanza di uno strumento che mi permettesse di parlare ai loro cuori. Il cinema può raggiungere questo obiettivo, arrivare al cuore dei ragazzi". Nel suo intervento, Ljudmilla Stebenkova ha invece evidenziato l'importanza che il cinema riveste per la collettività, perché "una società può dirsi sana quando lo è moralmente" e "sebbene nessuno abbia il diritto di intromettersi nella vita privata delle persone, lo Stato deve occuparsi di promuovere i valori morali" anche attraverso il cinema.
In conclusione, Tagliabue ha sostenuto la necessità di comprendere "se siamo viandanti che girovagano senza scopo o pellegrini in cammino verso una meta" perché "il cinema può essere altamente religioso anche senza parlare di religione".