13 febbraio 2017, conclusione della sessione invernale degli esami all’UPS: alla Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale gli studenti del corso di Teoria e Tecniche del Teatro, offerto dalla stessa facoltà nel piano di studi, sostenevano l’ultimo esame sotto la supervisione del Prof. Tadeusz Lewicki.
Per seguire un corso si passano almeno 3 ore seduti: in questo caso la sedia non era tanto utile perché le lezioni si concentravano sulla conoscenza del corpo, della voce e dello spazio, attraverso l’esperienza. Esercizi di ginnastica e di creatività hanno aiutato a prendere consapevolezza di cose che nel quotidiano si danno per scontato e sono state propedeutiche alla preparazione della rappresentazione finale.
Per celebrare il famoso drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare, divisi in due gruppi, gli studenti hanno rappresentato alcuni monologhi tratti da due dei suoi lavori. La tragedia di Giulio Cesare e di Coriolanus. Il lavoro consisteva, non soltanto nell’imparare a memoria il testo, ma anche nell’organizzare luci, costumi e scenografie per aiutare il pubblico a entrare nell’atmosfera del testo recitato. Così per la prima volta alcuni degli studenti sono diventati attori!
Il professore dava consigli durante le prove specialmente perché i due gruppi avevano una sfida: rappresentare queste tragedie in un modo originale. Il testo di Giulio Cesare è stato messo in scena in diverse lingue: rumeno, ucraino, castellano e addirittura cinese. Ogni attore, infatti, parlava nella sua lingua madre. Il testo di Coriolanus, invece, è stato recitato in inglese antico, come l’aveva scritto Shakespeare, ma interpretato in un ambiente moderno, attualizzato, quello del terrorismo informatico e degli hacker. Una o due persone di ogni gruppo hanno fatto anche da registi per meglio organizzare il tutto. L’impegno degli studenti e la professionalità del professore hanno aiutato ad ‘entrare’ nel testo, per sentirlo proprio e così provare a trasmettere l’emozione al pubblico presente.
Grazie a questa esperienza formativa alcuni degli studenti hanno scoperto la passione per il teatro nascosta in loro, altri hanno continuato a crescere in questa arte ed altri ancora si sono resi conto di un talento che non sapevano di avere. L’esperienza di questo corso fa anche riflettere su quello che, a ragione, diceva William Shakespeare: ‘tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti.’